Passione di Gesù
4 luglio – Punto VI – Gesù è condotto davanti a Pilato
Gesù è condotto davanti a Pilato
Punto VI – Il giorno che per noi è il venerdì santo, per gli Ebrei era giorno di solennità pasquale, perché i sacerdoti dovevano prepararsi con devozione a sacrificare l’agnello, per cancellare i loro peccati; quest’anno, invece, tutti sono talmente occupati a tramare contro Gesù per affrettarne la morte, che non pensano a nient’altro. Ma tutto questo avviene per un preciso disegno dell’Altissimo. Questa Pasqua non è più una figura, ma è quella vera, decretata nell’eternità, nella quale dev’essere consumato il sacrificio del vero Agnello per la redenzione del mondo.
Riflessione – Anima mia, imprimi bene in te stessa quanto sta succedendo; guarda quei personaggi importanti mentre consegnano Gesù a Pilato, che li ha raggiunti nel portico del suo palazzo. Scruta i loro volti e vi leggerai chiaramente che sono determinati a farlo morire in croce. Essi informano Pilato che il prigioniero ha già riconosciuto di essere colpevole, e gli chiedono perciò di condannarlo a morire in croce, visto che la sua colpa è veramente grave. Ma non sono loro gli artefici della sorte di Gesù: Egli, unico arbitro della propria vita, si offre spontaneamente, e i suoi nemici non sono altro che strumenti inconsapevoli.
Colloquio – Adoro la misericordia del Salvatore, venuto apposta dal cielo per essere giudicato e condannato, unicamente per salvare me dalla morte eterna.
Gesù mio, ti lodo e ti ringrazio e continuerò a farlo finché avrò vita, con la speranza di poterti lodare e ringraziare anche nell’eternità. Tu, che hai permesso ai Giudei di presentarti a Pilato, concedi ora anche a me di presentarti all’Eterno Padre.
Padre Celeste ti offro la sofferenza del tuo innocente Figlio condotto in catene da Pilato, perché so che nessun’altra offerta sarebbe più preziosa e a te più gradita. I prìncipi di questa terra per amore dei loro figli non possono negare la libertà ai prigionieri e la grazia ai condannati; e tu come potrai negarmi una grazia se te la chiederò nel nome del tuo dilettissimo Figlio? Ebbene, Padre Santo, io ti chiedo di perdonare i miei peccati, di aiutarmi in avvenire ad evitarne le occasioni e di servirti fedelmente osservando i tuoi comandamenti.
Pratica – Farò spesso l’offerta di Gesù all’Eterno Padre, perché è efficacissima per ottenere ogni grazia necessaria alla salvezza eterna.
Lascia un commento