Passione di Gesù
4 febbraio – Punto IV – Istituzione del SS.mo Sacramento
Istituzione del SS.mo Sacramento
Punto IV – Gesù nell’istituire l’Eucaristia si servì del pane per lasciarci un perpetuo ricordo della sua Passione. Tante volte si era già paragonato al chicco del frumento; ora vuol riferire quest’immagine all’Eucaristia, facendoci capire che ciò che si fa del grano, che si batte, si macina e si impasta, così si è fatto di Lui che è stato completamente schiacciato e macinato dalle sofferenze. Egli inoltre, con quel Pane, ha voluto ricordarci l’amore immenso che lo ha fatto patire e morire in croce per noi, in modo che in ogni nostra Comunione fossimo spinti a meditare la sua dolorosa Passione.
Riflessione – Tutta la speranza della nostra salvezza è riposta nella Passione di Gesù che viene ricordata e ripresentata nel Santissimo Sacramento; perciò, come potremmo noi non amare un Sacramento così grande con riconoscenza e totale abbandono?
A ragione la santa Chiesa esulta nell’adorare questo mistero d’amore, riconoscendo in esso il vivo ricordo della Passione del Figlio di Dio ed il pegno di un’eterna gloria. Infatti non possiamo assolutamente dubitare della nostra salvezza, dal momento che il Salvatore si è fatto addirittura nostro cibo, perché potessimo vivere la sua stessa vita prima in terra e poi in cielo per l’eternità.
Alle volte, tu, anima mia, ti lasci vincere dalla tristezza e ti chiedi preoccupata: “Chissà se mi salverò!”. Spera nel tuo Dio fatto uomo e sacramento; spera con la più ferma e la più grande fiducia, poiché, come garanzia del Paradiso, non potresti desiderare di più, dopo che Gesù è morto per te e ti ha lasciato in caparra non solamente i suoi meriti, ma anche tutto se stesso.
Colloquio – Gesù mio, ti lodo, ti benedico e ti ringrazio, perché mi fai sperare nella salvezza eterna per mezzo della tua santa Passione che per te è stata tanto amara, ma che per me è diventata dolcissima nel Santissimo Sacramento. Ora io non ti vedo nella tua divina Maestà che è nascosta, ma spero di vederti chiaramente in cielo. Sì, Gesù, spero nella gloria del Paradiso con tanta fermezza che nulla mi fa paura, grazie a quel Pane di vita eterna che tieni preparato per me nella mensa del sacro altare, per confortarmi e sostenermi in tutti i pericoli. Potrei soltanto temere di non salvarmi per colpa mia, per aver trascurato i mezzi che tu mi hai offerto; ma per evitare anche questo pericolo confido nella virtù del tuo divin Sacramento, che in tutto e per tutto sarà per me luce, aiuto e forza.
Pratica – Prima e dopo la Comunione mi ricorderò dei patimenti che Gesù ha sopportato per me; e la Comunione sarà tanto più devota, quanto più e meglio saprò meditare la sua dolorosa Passione.
Lascia un commento