Passione di Gesù
3 marzo – Punto IV – Tristezza di Gesù nell’orto del Getsemani
Tristezza di Gesù nell’orto del Getsemani
Punto IV – Per rendere ancora più acuta la sua agonia, Gesù suscita in sé i pensieri più penosi e più inquietanti. Con un atto di perfetta virtù richiama alla sua mente tutta la serie di tormenti della sua Passione e vede distintamente nei minimi particolari ogni umiliazione e ogni sofferenza che di lì a poco dovrà subire.
Riflessione – Gesù nell’Orto vede gli schiaffi che percuoteranno il suo adorabile volto, le percosse che feriranno il suo corpo immacolato, le spine che trafiggeranno il suo capo, le piaghe che apriranno la sua carne e il sangue che uscirà dalle sue vene. Vede anche le indicibili offese che martorieranno il suo spirito e la morte infamante cui sarà sottoposto. Con tutta la forza tiene stretti nel suo cuore questi fantasmi, tanto da provare nella sua anima ciò che in seguito avrebbe dovuto soffrire nel corpo, continuando così a sacrificare e ad offrire in ogni istante se stesso per noi.
Anima mia, pensa che Gesù, data la sua natura perfetta, aveva una sensibilità acutissima, per cui la sua tristezza raggiungeva punte molto elevate. Cerca di immaginare ciò che di più orribile potrebbe turbare e spaventare tutti gli uomini messi insieme: ebbene tutto questo non è neppure lontanamente paragonabile all’angoscia e al dolore di Gesù nell’Orto.
Egli ci invita, con la parola del Profeta, a considerare ogni dolore che sta per soffrire nel corpo e che ora soffre nell’anima: “Venite e vedete se vi è dolore simile al mio”.
Colloquio – Redentore santo, quanto sei rigoroso contro te stesso, per essere così pietoso verso di me! Adoro la tua misericordia e la tua infinita sapienza. Tu hai voluto portare questa grossa croce nelle tue emozioni, proprio perché il mio male sta tutto nel disordine dei miei sentimenti e dei miei impulsi. Hai suscitato in te stesso la paura perché io fossi sicuro della mia salvezza. Gesù mio, fa’ che io goda il frutto di questi tuoi meriti; purificami da ogni colpa e liberami da ogni attaccamento al peccato; rinnovami con un vero spirito di penitenza, affinché io provi dispiacere per tutto ciò che ho fatto e che ha causato la tua profonda tristezza.
Pratica – La Passione interiore di Gesù mi fa capire che sono proprio i miei moti interiori che devo regolare; lo farò reprimendo prima di tutto il mio desiderio più smodato.
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