Passione di Gesù
28 maggio
Gesù al tribunale di Caifa
Punto IX – Appena udita la risposta con cui Gesù si dichiara Figlio di Dio, Caifa avrebbe dovuto prostrarsi subito a terra con rispettoso timore e, col suo esempio, stimolare gli altri a fare lo stesso; invece, come fosse inorridito per una tremenda bestemmia, dà in escandescenze e si straccia l’abito.
Riflessione – Quello scellerato ipocrita fa vedere di voler difendere l’onore di Dio, ma i suoi gesti non sono dettati da altro che dal suo cieco furore. Mostra di essere dispiaciuto per l’offesa fatta a Dio, ma dentro di sé è contento di aver finalmente trovato un pretesto per condannare il Figlio di Dio. Non si limita ad accusarlo, ma usa anche ogni malizia per esagerare l’accusa, allo scopo di far apparire più grave la sua colpa. Che cosa potrebbe fare Gesù di fronte a tanta malvagità? Potrebbe giustificarsi o difendersi dimostrando con prove tangibili che è verità ciò che ha detto, oppure risentirsi e ritorcere l’accusa di bestemmiatore addosso a chi l’ha accusato. Invece non fa nulla di tutto questo e, con mansuetudine e pazienza, sopporta e tace.
Se talvolta capita che qualcuno racconti qualche falsità sul mio conto, mi lamento e mi agito; a chiunque mi capiti, poi, non la smetto di far sapere che sono stato incolpato ingiustamente, e che sono malelingue quelle che sparlano di me, e così il fatto viene ingrandito dal mio risentimento. E poi, siccome considero grave ogni torto che mi viene fatto, anche se in realtà è molto leggero, cerco di convincermi che, per sopportarlo, non basta una pazienza umana. Con questi sentimenti tanto diversi da quelli di Gesù, come posso dirmi cristiano? Guarda, anima mia, il tuo Gesù trattato da bestemmiatore, mentre non c’è stato, non c’è e non ci sarà mai uno simile a Lui nel glorificare Dio. Onora la sua mansuetudine e la sua pazienza nel sopportare il grave torto che gli viene fatto. Se terrai presente questo esempio, quanto ti sarà facile sopportare anche la calunnia più disonorevole!
Colloquio – Mio dolcissimo Gesù, più volte mi sono riproposto di sopportare ogni offesa, e lo faccio anche ora; purtroppo sono talmente instabile che i miei propositi assomigliano ad un fiore di campo che al mattino è fresco e la sera è già secco. Aiutami ad essere costante e soprattutto a conoscere e a detestare la mia superbia che mi fa avere un’opinione troppo alta di me stesso, tanto da farmi ritenere forte e stabile come una colonna di granito, mentre non sono altro che una canna che si piega ad ogni soffio di vento.
Pratica – Se nelle avversità perderò ancora la pazienza, mi umilierò per ottenere da Dio la grazia di essere paziente nelle occasioni future.
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