Passione di Gesù
28 gennaio – Punto I – Gesù prepara l’istituzione della SS.ma Eucaristia
Gesù prepara l’istituzione della SS.ma Eucaristia
Punto I – In tutto il Vangelo non si trova nessun’altra opera fatta da Gesù, per la quale Egli si sia così intensamente preparato, come per l’istituzione della Santissima Eucaristia. Quante volte l’ha premeditata e predetta come una meravigliosa invenzione della sua carità, sempre attenta alla salvezza del mondo! Quante premure ha dimostrato per essa disponendo ogni cosa con cura, scegliendo il cenacolo e mandando avanti i due Apostoli prediletti a prepararlo.
Riflessione – Se noi dovessimo ricevere questo santissimo Sacramento una sola volta nella vita, dovremmo impiegare tutto il tempo della nostra esistenza per prepararci a riceverlo degnamente, tanto è grande e santo. La divina bontà ha disposto che possiamo ricevere la santa Comunione anche ogni giorno, ma, per farlo più degnamente possibile, dobbiamo far fruttare con maggiore intensità il tempo che intercorre tra l’una e l’altra. Perciò non può sembrare eccessiva la raccomandazione della Chiesa di fare almeno un’ora di preparazione in devoto raccoglimento di meditazione e di preghiera.
I due Apostoli mandati a preparare la cena pasquale sono figura della vita santa, della fede pura e dell’ardente carità che dobbiamo avere anche noi, per accostarci degnamente alla sacra Mensa. Il cenacolo, preparato a festa e ornato di fiori, è figura della nostra anima che dev’essere adorna delle virtù cristiane, pura e bella, per accogliere degnamente il più puro e il più bello di tutti gli uomini. Devo riflettere, quindi, su come sono solito prepararmi a ricevere Gesù e con quali virtù e con quanto fervore io mi presento al celeste Convito.
Colloquio – Mio Gesù, mio Signore e mio Re, io comprendo bene che, considerando la tua sacra Maestà, ci vorrebbe un’anima adorna di tutte le virtù ed una santità angelica, per riceverti degnamente. So bene che nel cenacolo del mio cuore dovrebbero esserci solo una totale purezza ed un ardente amore; ma poiché mi vedo privo di tutto questo, devo perdermi d’animo? No. Io debbo, invece, nutrire una stima ancor più grande verso la tua infinita bontà. Ma per non abusare della confidenza che tu mi dai e che m’ispiri, ti porgo questa mia umile, ma fervida preghiera: fa’ anche tu come quel re che, volendo alloggiare nella casa di un povero, manda avanti quanto occorre per abbellirla e renderla degna di riceverlo. Tu vuoi prendere per tua dimora il mio cuore, ma esso è troppo meschino, rozzo e sporco, indegno della tua divina Maestà. Perciò, prima di venire ad onorarlo con la tua presenza, manda avanti ciò che occorre per ripulirlo ed abbellirlo, in modo da renderlo meno indegno di te. Non so dir altro; tu sai meglio di me quello che a te si addice ed a me manca. Io ti apro il mio cuore, persuaso che tu non pretendi più di quanto posso; ma so anche che molto posso col tuo aiuto.
Pratica – In preparazione alla Comunione farò nascere in me un vivo desiderio delle virtù che non ho: umiltà, carità e purezza, e confiderò nella divina misericordia che questo mio desiderio venga accettato ed esaudito.
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