Passione di Gesù
28 dicembre – Punto II – Gesù è deposto nel grembo di sua Madre
Gesù è deposto nel grembo di sua Madre
Punto II – Una legge del Vecchio Testamento obbligava gli anziani della comunità, quando veniva trovato un cadavere, a lavarsi pubblicamente le mani e a dichiarare di non essere colpevoli di quell’omicidio. Anche sul Calvario c’è il corpo barbaramente ucciso non di un uomo qualunque, ma di un Uomo-Dio, e noi dobbiamo capire chi sia stato il colpevole. Giuda, se l’ha tradito, ha rinnegato le sue azioni dichiarando che Gesù non meritava la morte. Pilato aveva tentato in ogni modo di mostrare a tutti la sua innocenza, per cui non si è sentito responsabile di quel delitto; si sono giustificati anche i Giudei col dire che non era in loro potere far morire qualcuno. Allora chi è stato ad uccidere il più santo e il più degno di essere amato tra tutti gli uomini della terra?
Riflessione – Anima mia, vieni e guarda da vicino questo corpo deposto nel grembo di sua Madre: puoi affermare con sicurezza di non avere alcuna colpa della sua morte? Fatti illuminare dalla fede e capirai che non c’è piaga in quel sacro corpo che non sia stata aperta dalla tua cattiveria e dalla tua ingratitudine. Hai trafitto quella testa con i tuoi pensieri viziosi, hai insanguinato i suoi occhi con i tuoi sguardi licenziosi e hai amareggiato di fiele quella bocca col tuo parlare immodesto. Il tuo piacere ha straziato la sua carne immacolata e i tuoi desideri hanno ferito il suo cuore purissimo. Convinciti, anima mia: solo tua è la colpa della Passione e della Morte di Gesù.
Colloquio – Mio Dio, riconosco la mia colpa; forse, però, non avrei continuato a peccare se avessi saputo quanto male facevo. Sono angosciato di non poter contemplare il tuo corpo santo senza riconoscermi peggiore dei Giudei, perché sono io il tuo vero carnefice. Mi pento di tutta la mia malizia e sono costernato di non provare dolore, come dovrei, a causa della mia colpevole tiepidezza. Eterno Padre, grazie per aver impedito alla terra d’inghiottirmi quando peccavo, grazie perché mi sopporti anche se sono l’uccisore sacrilego di tuo Figlio.
Madre Santissima, sei tu che trattieni la mano degli angeli che chiedono giustizia contro di me che ho crocifisso tuo Figlio e affondato la spada nel tuo tenero cuore.
Gesù mio, anche se sono indegno della tua misericordia, voglio ugualmente onorarti pentendomi di aver peccato e sperando da te la vita.
Pratica – Per difendermi dal peccato mortale farò questi tre propositi: resistere alle tentazioni, fuggire le occasioni e mortificare i sensi; chiederò poi con insistenza alla Beata Vergine la grazia di metterli in pratica.
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