Passione di Gesù
27 luglio – Punto I – Gesù è presentato ad Erode
Gesù è presentato ad Erode
Punto I – Erode, avvisato che Gesù sta per essere condotto alla sua presenza, si siede subito sul trono ad aspettarlo con impazienza. Appena lo vede arrivare, non riesce a nascondere la sua contentezza. Lo riceve con ostentata cortesia, non come si accoglie un malfattore, ma un personaggio che già da tempo desiderava incontrare, perché la fama dei suoi discorsi e dei suoi miracoli era giunta fino a lui.
Riflessione – Gesù, Verbo eterno e Sapienza increata, ha ora una bella occasione di parlare per far conoscere la santità della sua vita e della sua dottrina. Il principe che gli sta davanti è ansioso di udire le sue risposte; e le sue parole certamente non saranno disprezzate. Come altre volte si era degnato di rivolgere discorsi alle folle ricevendone lodi, anche adesso dovrebbe degnarsi di fare un discorso qui, dove il re e tutti i grandi del suo regno sono ben disposti verso di Lui. Invece anche qui Gesù giudica più opportuno tacere. E per quale motivo? Perché vede che Erode è disposto sì ad udirlo e lodarlo, ma non ad ubbidirlo ed onorarlo con la fede che è dovuta alla parola di Dio. Preferisce perciò essere disprezzato piuttosto che essere lodato inutilmente.
Capisci, anima mia, ciò che il Signore vuole insegnarti? Devi cercare in tutti i modi di evitare le lodi umane, e non parlare perché gli altri ammirino la tua bravura.
Colloquio – Mio Dio, cado spesso in questo peccato perché sono accecato dal mio amor proprio. Amo le lodi e le cerco come se fossero un cibo gustoso e sostanzioso; e con questo dimostro di essere un vero sciocco, perché non ho nulla di mio che meriti lode. Se in me c’è qualcosa di buono è tutto tuo, e solo tu devi essere lodato. Salvatore umilissimo, che apprezzi l’umiliazione più dell’onore, liberami dalla mia vanità e fammi capire che sono uno stolto a dare tanto valore alle lodi umane e che sono un ladro se ambisco a quelle lodi che son dovute soltanto a te.
Pratica – Chi cerca di essere lodato dagli uomini è denigrato da Dio. E a che cosa mi serviranno tutte le lodi del mondo, quando Dio verrà a giudicarmi e, forse anche per questa mia vanità, a condannarmi?
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