Passione di Gesù
27 febbraio – Punto III – Gesù s’incammina con gli Apostoli verso l’orto del Getsemani
Gesù s’incammina con gli Apostoli verso l’orto del Getsemani
Punto III – Dopo aver faticato durante il giorno per la salvezza delle anime, di notte Gesù era solito ritirarsi a pregare in un giardino alle falde del monte Oliveto. Egli non vuol tralasciare questa devota consuetudine nemmeno in quest’ultima notte, perciò si reca in quel luogo dove, di lì a poco, Giuda sarebbe arrivato con gente armata per arrestarlo. Così Gesù fa capire agli Apostoli che la sua cattura non sarà per Lui né improvvisa né forzata, ma volontaria.
Riflessione – In un giardino, il paradiso terrestre, Adamo aveva peccato portando alla rovina il mondo intero; in un giardino, quello del Getsemani, il Salvatore inizia la sua Passione per la redenzione del mondo. Egli si avvia nell’Orto spinto solo dalla sua ardente carità. Sebbene sappia che dopo qualche ora ripercorrerà la stessa strada incatenato e trascinato dai suoi nemici, non si abbatte, anzi, con coraggiosa fierezza va ad aspettarli. Come al solito ha portato con sé gli Apostoli, e continua a conversare con loro come se non stesse per succedere nulla. In questo modo Egli insegna, non solo agli Apostoli, ma anche a noi, di ricorrere sempre alla preghiera specialmente nelle avversità, per ritrovare la pace dello spirito.
Colloquio – Gesù mio, il tuo insegnamento è valido soprattutto per me. Io non lascio passare giorno senza nutrire il mio corpo, e se non posso farlo nell’ora stabilita, lo faccio in qualsiasi altro momento; invece non mi dedico, come dovrei, con assiduità alla preghiera per ristorare il mio animo. La trascuro con tanta facilità, preso come sono da tante piccole faccende. Riesco, però, a trovare il tempo per chiacchiere inutili, per vuoti passatempi, per attività non legate ai miei doveri, ma tese solo a soddisfare il mio capriccio o la mia curiosità. Soltanto per la preghiera ho poco tempo e per essa non provo né amore né desiderio. Questo mio difetto poi mi rende debole nelle tentazioni, per cui cado facilmente e rimango schiavo delle mie passioni. Io non dò al pregare l’importanza che merita e lo trascuro, perché mi lascio vincere ora dall’accidia, ora dalla vanità o da preoccupazioni inutili, se non addirittura sconvenienti.
Signore, che mi fai comprendere la necessità della preghiera, dammi anche la devozione necessaria per pregare bene e con frutto; non lasciare che passi giorno senza che io mi fermi a riflettere sulla mia salvezza eterna e senza che mi inginocchi davanti a te, per implorare umilmente, per i meriti della tua santa Passione, gli aiuti necessari per ottenerla. Poiché sei tu che mi comandi di pregare, ti chiedo, Gesù, la grazia di riuscire a compiere questo mio fondamentale dovere.
Pratica – Quando non mi sarà proprio possibile pregare come di consueto, dovrò offrire a Dio il mio profondo dispiacere e supplire alla mia mancanza con la preghiera di desiderio e con frequenti invocazioni a Dio e ai suoi Santi.
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