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Per fare missione bisogna essere testardi nella speranza”
(Papa Francesco)
San Giovanni Rotondo, 5 maggio 2020
Carissimi amici e benefattori,
anche quest’anno consapevoli della vostra sensibilità e del vostro buon cuore, vi chiediamo di
sostenerci con il vostro contributo nella donazione del 5×1000 a favore della nostra missione.
Il vostro sostegno andrà a garantire un supporto economico ai bisogni dei nostri bambini, dei
poveri e di chi ogni giorno bussa alla nostra porta perché da solo non c’è la fa. Contribuirà
inevitabilmente a dare speranza a chi a differenza di noi deve lottare con la miseria, la povertà,
l’indigenza, spesso vittime dell’indifferenza e dell’ingiustizia umana.
“Andrà tutto bene” è lo slogan dell’emergenza coronavirus che in questi mesi ci accompagna
ed io aggiungerei “andrà tutto bene con Dio”, questo è certamente un invito a non perdersi
d’animo e a coltivare la speranza difronte all’incertezza di quel che sarà. Ed è questa la speranza
che i nostri poveri continuano a nutrire giorno per giorno.
Vi chiediamo di aiutarci perché grazie alla vostra generosità possiamo continuare anche noi ad
offrire un contributo valido e un aiuto concreto che assicuri la vita, un futuro migliore, dignitoso,
a misura d’uomo. Sono consapevole della situazione difficile che l’Italia e un po’ tutti stiamo
vivendo, anche in questo tempo di pandemia, ma non possiamo dimenticarci dei poveri e di quanti
a differenza nostra non possono salvaguardarsi sotto la custodia di un tetto che li protegga. Come
forse già ben sapete, anche nelle Filippine è giunto il contagio del covid-19 e a differenza dei
nostri servizi sanitari, loro hanno non poche difficoltà a curarsi.
Come Associazione Onlus siamo una piccola realtà e a differenza di grandi associazioni il
sostegno di chi viene meno nei nostri confronti si fa sentire. Abbiamo bisogno anche di una
piccola goccia, perché anche quella goccia è indispensabile per formare il grande oceano della
carità, proprio perché come diceva Madre Teresa “se non c’è, all’oceano mancherebbe”. Ciò che
conta e resta è l’amore: non tanto ciò che facciamo, ma quanto amore ci mettiamo in ciò che
sogniamo! Per noi nessun uomo è troppo misero per non essere l’immagine di Dio. Nel fratello e
nel povero c’è Gesù che soffre e dice: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare…avevo sete e
mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi
avete visitato (Mt 25,35-36)”.
Cari amici e benefattori a voi mi rivolgo con l’auspicio che questa lettera faccia risuonare in
voi il desiderio di far parte di questa grande famiglia, e sono certa che solo grazie all’aiuto della
Divina Provvidenza e alla vostra risposta generosa, la nostra Associazione può progredire e
consolidarsi.
Grate per quello che farete, vi assicuriamo la nostra preghiera.
Cordiali saluti
Sr Maria Rosaria Tarantino e suore AJC
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