Passione di Gesù
26 gennaio – Punto IV – Gesù lava i piedi agli Apostoli
Gesù lava i piedi agli Apostoli
Punto IV – Pietro si ostina nel rifiuto di lasciarsi lavare i piedi da Gesù perché pensa di dimostrargli così il suo rispetto e la sua dedizione. Ma Gesù, vedendo che si fida più dei suoi sentimenti e del suo fervore che della santa ubbidienza, ora non gradisce la sua umiltà non accompagnata dalla docilità e lo rimprovera severamente: “Se non ti laverò i piedi, non avrai con me parte alcuna”. Il che vuol dire che non lo vorrà più vicino a sé e che lo escluderà dalla partecipazione ai suoi Sacramenti e dall’eredità del suo Regno.
Riflessione – Pietro trema nell’udire questa minaccia, poiché desidera più di ogni altra cosa stare sempre insieme a Gesù. Con l’anima piena d’amore e di timore, per non trovarsi separato da Lui, si arrende e offre, per farseli lavare, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo. Mentre poco prima si era dimostrato risoluto nel contraddire il Maestro, ora invece, per l’amore ardente che gli porta, è docilissimo nell’ubbidire e nell’accondiscendere a tutto.
Pietro era talmente convinto che lasciarsi lavare i piedi dal Figlio di Dio fosse una cosa indegna, che nessuno avrebbe potuto persuaderlo del contrario e tanto meno obbligarlo. Infatti, basandosi sul giudizio umano che non comprende i misteri di Dio, chi non proverebbe vergogna e disappunto vedendosi davanti l’Uomo-Dio che vuole lavargli i piedi come un umile servo? Ma Pietro, anche se riluttante, ubbidisce per non far dispiacere al Signore e non perdere la sua grazia.
Come si adatta bene a me questo esempio! Anch’io sono sempre pronto a far valere le mie opinioni, a sostenere i miei puntigli, ad essere ostinato nel mio parere, senza alcun riguardo, né alla volontà di Dio, né all’amore di Gesù. E quanto sono restio ad abbandonare un’attività che ritengo valida nonostante le ispirazioni di Dio, i buoni consigli e gli ammonimenti dei suoi rappresentanti: superiori e direttori spirituali!
Colloquio – Mio Dio, quante volte ho preferito seguire un mio capriccio, piuttosto che ubbidire a te! E quante volte non mi sono preoccupato della mia ostinazione e, anzi, l’ho difesa e nascosta, sotto pretesti di giustizia e d’impegno o sotto le apparenze di carità e di umiltà! Invece non era che superbia, ed ora me ne pento. Misericordioso Gesù, liberami da questo disordinato attaccamento a me stesso, perché mi fa correre il pericolo di offenderti e di perdermi per sempre.
Pratica – Non preferirò mai il mio giudizio a quello dei superiori; non userò sottigliezze e sotterfugi per esimermi dall’ubbidienza, ricordando ciò che aveva rischiato san Pietro se si fosse ostinato nel suo rifiuto, cioè quello di non avere più parte con Cristo.
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