Passione di Gesù
24 marzo – Punto II – Gesù viene confortato da un angelo
Gesù viene confortato da un angelo
Punto II – Non si sa che cosa abbia detto l’Angelo a Gesù, perché non è scritto nel Vangelo, si sa solo che gli è apparso per confortarlo. La tradizione della Chiesa continua a mostrare quest’Angelo nel gesto di presentare al Salvatore un calice in cui è raffigurata la sua Passione, secondo quanto poco prima Gesù stesso aveva detto.
È perciò verosimile che il celeste messaggero gli annunci da parte del Padre che il genere umano non può essere salvato se non per mezzo della sua Passione ed è giusto credere che, per incoraggiarlo a soffrire, gli faccia anche sapere che la sua Passione, quanto più sarà crudele, tanto più sarà fruttuosa.
Riflessione – Quale consolazione deve essere per Gesù vedere milioni e milioni di anime, ormai meritevoli di condanna, salvate per mezzo dell’effusione del suo preziosissimo Sangue! Possiamo immaginare quanta forza gli venga dalla certezza che dopo soli tre giorni sarebbe risuscitato, vittorioso sulla morte e sull’Inferno, e che alle pene passeggere sarebbe seguita una gloria eterna.
Colloquio – Mio Salvatore, confido in questa tua consolazione, anche se momentanea. Io oso sperare di essere tra coloro che tu hai visto che si salveranno perché redenti dai tuoi meriti e dalle tue preghiere. So bene che per salvarsi bisogna lavorare e patire, ma il conforto che tu hai ricevuto nell’Orto, dopo aver accettato volentieri il calice della Passione, è per me un incitamento a soffrire volentieri per la salvezza della mia anima. Come può disgustarmi quel calice, se prima di me l’hai bevuto tu stesso?
Gesù mio, che sei stato confortato dall’Angelo più per dare un insegnamento a me che per soddisfare una tua necessità, dammi un vivo desiderio della salvezza eterna.
Che cosa mai può esserci di tanto increscioso nella vita cristiana per chi desidera veramente salvarsi? Anche se la virtù comporta sacrificio e l’osservanza dei comandamenti divini può essere difficile, tutto mi diventerà dolce e leggero pensando che andrò in Paradiso, dove la mia felicità sarà eterna. Per quanto pesanti siano le croci di questo mondo, ci deve consolare il pensiero che quaggiù tutto passa, mentre la gloria del cielo durerà in eterno.
Ti ringrazio, Gesù, perché proprio nel tuo esempio mi fai trovare il coraggio di far violenza a me stesso.
Pratica – È venuto un angelo a consolare Gesù, e Gesù viene a confortare me, promettendomi la vita eterna se sarò fedele nell’imitarlo. Rinnoverò atti di speranza e di carità.
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