Passione di Gesù
24 luglio – Punto IV – Gesù è nuovamente accusato dai Giudei
Gesù è nuovamente accusato dai Giudei
Punto IV – I Giudei, accorgendosi che Pilato non prende sul serio le loro accuse perché prive di fondamento, alzano la voce per ottenere a furor di popolo la condanna del prigioniero. Ma Gesù non si turba per questo e mantenendo il cuore tranquillo e l’aspetto esteriore mite e dignitoso, lascia fare senza profferir parola, tanto che lo stesso Pilato rimane sorpreso per quel comportamento così insolito.
Riflessione – L’Evangelista ci fa notare molto chiaramente la meraviglia di Pilato. Egli sa che Gesù è innocente e sa pure che è un uomo saggio ed eloquente che avrebbe tutta l’abilità per difendersi. Ma vedendo che ora tace, che soffre e che rimane imperturbabile davanti alla morte che si è fatta ancora più vicina, resta sbalordito perché intuisce in quell’eccezionale forza d’animo una virtù soprannaturale.
Adora, anima mia, il tuo Redentore che non teme affatto tutte le forze dell’Inferno e del mondo messe insieme. Egli ti ha dimostrato che le armi con cui ha sconfitto i nemici sono state l’umiltà e la pazienza, e non la potenza e la maestà. Sbaglia, perciò, chi crede che la virtù della fortezza consista nel rispondere alla forza con la forza e all’ingiuria con un’altra ingiuria.
Colloquio – Sono vissuto anch’io in questo errore e vi ho fatto talmente l’abitudine che, appena qualcuno mi dice una parola pungente, io rispondo con altre più pungenti ancora; e, appena sospetto che uno voglia fare altrettanto con me, mi agito e non smetto di rimproverarlo e di offenderlo.
Quanto è diversa, Gesù, la mia condotta dalla tua: tu, durante la Passione, hai sempre avuto me davanti agli occhi, io invece, quando mi si presenta l’occasione di imitarti, non ricordo mai ciò che il Re della gloria ha sopportato per me, cenere e fango della terra. Nonostante tutto, però, desidero sinceramente starti accanto per l’eternità, per cui ti supplico di imprimere nella mia mente e nel mio cuore quella pazienza, quell’umiltà e quel silenzio che hai usato con i tuoi calunniatori.
Pratica – Dagli esempi di Gesù ho imparato molto bene quello che dovrei fare, e non lo faccio. Piangerò e pregherò la divina maestà di perdonarmi e di aiutarmi.
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