Passione di Gesù
23 giugno – Penitenza di san Pietro dopo il peccato
Penitenza di san Pietro dopo il peccato
Punto I – Il primo effetto che opera in Pietro lo sguardo della misericordia di Gesù è quello di fargli ricordare ciò che gli era stato predetto, cioè che lo avrebbe rinnegato per ben tre volte.
Riflessione – Quando Pietro aveva udito predire la sua triplice negazione, l’aveva considerata un peccato così enorme che gli era parso impossibile di essere capace di commetterlo, ma non era consapevole della sua fragilità. Infatti nel momento del pericolo la sua convinzione è stata offuscata dalla paura. Ma ora Gesù, con la sua misericordia, gli dà la grazia prima di capire l’enormità della sua colpa e quindi di pentirsi tanto profondamente da scoppiare in un pianto dirotto.
Pietro vede quant’è grande il male che ha fatto, e perciò si umilia; si rende conto inoltre di quanto amoroso sia verso di lui il Salvatore che lo sollecita al pentimento; di conseguenza nel suo cuore si riaccende l’amore di Dio. E vi nascono propositi di penitenza che si manifestano con le lacrime. Se domandassimo a Pietro che cosa pensa mentre piange, egli ci risponderebbe con Davide che pensa al sommo male che ha fatto offendendo il sommo bene che è Dio.
Colloquio – Ad ogni peccatore è indispensabile la conoscenza profonda del proprio male, conoscenza che egli può ottenere solo per i meriti della Passione.
Mio buon Gesù, dammi lumi per conoscere il gravissimo errore che ho commesso nell’offendere la tua sovrana maestà. Riconosco di essere un miserabile peccatore, ma questo non basta: vorrei soddisfarti più che posso con un amore vero e con un vero dolore. Verbo Eterno che agli albori della Creazione dicesti: “Sia fatta la luce”, e la luce fu subito fatta, da’ luce anche alla mia anima, affinché io conosca la malizia del peccato per detestarla e la tua bontà per amarla. Guardami soltanto ed io, peccatore orgoglioso, vinto dal tuo amore, mi pentirò, e la mia vita sarà rinnovata. Sono indegno, è vero, della tua attenzione, ma la mia indegnità farà apparire più grande la tua misericordia.
Pratica – Per ottenere una profonda contrizione, mi imporrò tanti atti di umiltà riconoscendomi cieco, incapace ed indegno. Se non sono umile, è impossibile che provi un sincero pentimento.
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