Passione di Gesù
21 luglio – Punto I – Gesù è nuovamente accusato dai Giudei
Gesù è nuovamente accusato dai Giudei
Punto I – Le poche parole dette da Gesù sono bastate per convincere Pilato della sua innocenza; seguendo la retta ragione e il naturale sentimento di giustizia, rifiuta la malvagità dei Giudei e pensa che Gesù non debba essere condannato. Desideroso perciò di liberarlo dalla persecuzione dei suoi nemici, esce dalla sala conducendo con sé Gesù, e va sulla loggia che si affaccia sulla piazza per prendere le sue difese alla presenza di tutti, e dice a voce alta: “Non trovo in quest’uomo nessuna colpa per la quale io lo possa condannare a morte”. Ma, sempre a voce alta, i capi dei sacerdoti ricominciano ad inveire contro Gesù e, visto che non riescono a trovare un nuovo capo d’accusa, insistono su quella già fatta, ossia che Egli cerca di diventare re, aggiungendo a questa altre calunnie ed altri imbrogli.
Riflessione – Di questa accusa Gesù è già stato riconosciuto innocente, altrimenti Pilato non direbbe che non è possibile condannarlo. Gesù stesso potrebbe ora difendersi e smascherare i Giudei con una prova schiacciante, persuadendo cioè i cinquemila uomini, che nel deserto volevano farlo re, a testimoniare che Egli era fuggito perché non desiderava affatto diventarlo. Tuttavia tace. E questo suo virtuoso e dignitoso silenzio è una nuova prova che rende Pilato ancora più convinto della sua innocenza e della malvagità dei Giudei.
Colloquio – O buon Gesù, che sei stato chiamato ammirabile e forte, veramente ammirabile e forte ti sei dimostrato nel parlare, e ancor più lo dimostri ora tacendo. È con il silenzio che tu provi la verità e controbatti alle calunnie, dando così ancor più risalto alla tua innocenza. Mio mansueto Gesù, fammi la grazia di imitare il tuo virtuoso silenzio.
Io sbaglio quando nelle contrarietà penso di difendermi accalorandomi e rintuzzando maldicenze e calunnie. Col tuo esempio, mio Salvatore, m’insegni il contrario. Devo imparare, se il male che si dice di me è vero, ad umiliarmi e cercare di migliorare; se è falso, devo rimanere calmo e ricordarmi che non c’è nulla di meglio che la pazienza e la modestia per testimoniare l’innocenza. Io so quello che devo fare, ma riuscirò a farlo? Gesù, diffido di me stesso e confido solo nell’aiuto della tua grazia.
Pratica – Il mio amor proprio vorrebbe che coloro che dicono male di me fossero conosciuti come mormoratori e calunniatori. Questo è un bruttissimo vizio e devo cercare di eliminarlo.
Lascia un commento