Passione di Gesù
18 luglio – Punto IV – Gesù davanti al tribunale di Pilato
Gesù davanti al tribunale di Pilato
Punto IV – Dopo che Gesù ha dimostrato che il suo Regno non è di questo mondo, dissolvendo così le sue preoccupazioni di ordine politico, Pilato si ritiene soddisfatto. Osserva il prigioniero e, vedendolo così povero da non poter neppure lontanamente ambire ad un regno del mondo, per la conquista del quale occorrono mezzi straordinari, dice: “Tu dunque sei re?” Non gli pone questa domanda per accusarlo o schernirlo, ma per denigrare i suoi calunniatori; è come se volesse dire: “Come è possibile che quest’uomo tanto povero, tanto disgraziato e abbandonato da tutti ordisca insidie contro Cesare?”.
Riflessione – Dopo aver tranquillizzato Pilato sul pericolo che qualcuno potesse togliere il regno della Giudea ai Romani, Gesù risponde di essere veramente un re: non è del mondo, ma non per questo è meno potente degli altri re. Inoltre vuol fargli intuire che, essendo superiore a tutti, non si troverebbe in quello stato miserevole se non lo avesse deciso proprio lui.
Considera, anima mia, questo re della terra e del cielo, re pacifico, che non è venuto a muover guerra contro nessuno ed è differente da tutti gli altri. Costoro dominano sugli uomini, sulle loro terre e sui loro figli; Gesù invece esalta quelli che lo servono e li fa diventare tutti simili a Lui. Nel mondo i sudditi danno sostanze e vita per mantenere e difendere il re terreno; questo invece dà il sangue e la vita per la salvezza dei sudditi.
Colloquio – Re divino, io mi umilio davanti a te che hai scelto le anime come sede del tuo regno. Ti adoro e ti riconosco Signore di tutti e mio vero re, degno di essere preferito a tutte le creature del mondo. Perdonami se troppe volte, con una malizia pari a quella dei Giudei, non ho voluto riconoscerti ed ho permesso di far regnare in me il peccato. Mi pento di essere stato infedele e ribelle e ti supplico, mio Dio, di accettarmi ancora come suddito. Vieni a regnare in me sia nell’anima che nel corpo, in modo che io militi al tuo servizio con tutto me stesso.
Pratica – Pregherò Gesù che si degni di regnare in me con la sua grazia, per farmi diventare umile ed obbediente alla sua volontà, così potrò entrare con Lui nella sua gloria.
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