Passione di Gesù
16 giugno – Gesù è negato da san Pietro
Gesù è negato da san Pietro
Punto IV – La prima causa della caduta di Pietro deve essere stata la sua segreta superbia, visto che questa è l’origine di tutti i peccati. Ognuno di noi, nel momento in cui pecca, in qualche modo s’insuperbisce, e Dio permette le nostre cadute al solo fine di guarirci da questo male. Pietro, infatti, solo poche ore prima aveva dichiarato con sicurezza che non avrebbe, per nessun motivo, abbandonato il suo Maestro, come se nessuna tentazione avesse potuto vincerlo; perciò Dio giustamente, per punirlo della sua presunzione, lo lascia mentire e spergiurare.
Riflessione – Al tempo del suo fervore Pietro si sentiva forte e, senza contare su Dio, da cui viene ogni nostra forza, confidava molto nel valore del proprio spirito. Ma dove va a naufragare la sua vana sicurezza? Si è lasciato impaurire da una donna colui che si vantava di non aver paura del mondo intero, e ha rinnegato il Maestro proprio chi si credeva capace di affrontare la morte per Lui. Tutti gli Evangelisti hanno voluto riportare la caduta di questo Apostolo, affinché servisse da ammonimento per noi a non vantarci e a non contare mai sulla nostra forza, ma a porre la fiducia solo in Dio. Solo Lui con la sua grazia ci rende forti. Di questa verità io ho trovato la conferma in me stesso. Quante volte, infatti, proprio quando pensavo di aver rafforzato le mie virtù, mi sono visto debole e sono caduto, e, quando ero convinto di poter proseguire con le mie sole forze sulla strada della perfezione, sono invece tornato indietro. Non ho mai conosciuto la mia miseria, la mia insipienza, il mio nulla, come quando ho avuto una buona opinione di me, stimandomi qualche cosa.
Colloquio – Dio Onnipotente, imprimi profondamente nella mia anima la convinzione che da solo non sono buono a niente, perché soltanto quando avrò conosciuto la mia viltà, la mia fragilità e il mio nulla potrò decidermi finalmente a confidare nella tua infinita bontà. Aprimi gli occhi sulla mia miseria, affinché, vedendo la sua enormità, mi renda conto di quanto grande sia la potenza della tua infinita misericordia.
Pratica – Rifletterò sul vizio della presunzione che è poco avvertito ed è dannosissimo; dovrò abituarmi, quando penserò o dirò di voler fare qualche cosa, ad aggiungere sempre: “Con l’aiuto di Dio!”.
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