Passione di Gesù
16 dicembre – Punto I – La morte di Gesù crocifisso
La morte di Gesù crocifisso
Punto I – Dopo essere stato tre ore sulla croce col corpo contratto per gli spasimi e con la tristezza nell’anima, Gesù muore né più presto né più tardi di quel preciso momento che la volontà divina aveva stabilito. Per questo prima di morire Egli reclina la testa, come per mostrare la sua obbedienza e per ringraziare con profondo rispetto l’Eterno Padre che si degna di richiamarlo a sé. China il capo per chiamare con un cenno la morte che non sarebbe mai venuta senza il suo consenso. E questo gesto è un’altra dimostrazione che in tutta la sua vita non ha fatto né patito niente per forza: soltanto Lui è l’assoluto padrone di se stesso e delle sue azioni.
Riflessione – Anima mia, guarda attentamente l’Uomo-Dio che muore. Egli fin dalla nascita è sempre stato il più bello di tutti gli uomini e ora che muore è il più deforme, tanto da non avere più un aspetto umano. Osservalo bene un’ultima volta mentre è ancora vivo, Lui, l’Unigenito dell’Altissimo, perfezione immensa ed adorabile che sta morendo per te, miserabile creatura che di tuo hai solo la tua malizia. Prova a pensare: “Dio in persona muore per me e solo perché mi ama tanto”. È necessario riflettere con fede attenta su queste parole e ripeterle spesso: “Gesù, il mio Dio, muore per me peccatore”.
Colloquio – Gesù mio, è impossibile immaginare l’immensità del tuo amore, che ti ha spinto fino al punto di lasciare per me su di una croce la tua vita divina. A me pare che abbassando il capo tu voglia salutare i tuoi eletti, ora che lasci il mondo, perciò mi faccio coraggio e mi avvicino a te, fiducioso che, nonostante la mia indegnità, vorrai estendere anche a me il tuo saluto. Mio dolce Gesù, permetti che io sollevi e sostenga con devozione il tuo capo che non ha mai avuto niente su cui posarsi. La tua anima santa ora soffre perché deve separarsi dal tuo purissimo corpo, ciò nonostante tu preferisci sacrificare il legame che li tiene uniti all’amore che provi per la mia anima. In nome di questo amore, ti prego, aiutami con le abbondanti grazie scaturite dalla tua ultima agonia, affinché in me cresca a dismisura il mio amore per te, tanto da farmi desiderare di morire inchiodato insieme a te sulla croce. Se non è nei tuoi progetti che io arrivi a tanto, concedimi almeno di essere costante nel mio amore, in modo che la mia anima spiri abbracciata a te e possa poi goderti per l’eternità.
Pratica – Abbraccerò il Crocifisso e ripeterò tanti atti d’amore col più intenso fervore possibile, come se fossi già in agonia.
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