Passione di Gesù
16 aprile – Punto III – Gesù va incontro ai suoi nemici
Gesù va incontro ai suoi nemici
Punto III – Giuda sa che Gesù non potrà essere preso se non lo permetterà Egli stesso; tuttavia, accecato dalla propria malvagità, si circonda di gente armata, credendo di doverlo catturare con la forza. In mezzo a quella gente si trovano anche molti sacerdoti e farisei, che altre volte avevano inutilmente mandato i loro sicari ad arrestare Gesù. Ora, poiché non si fidano di quel traditore, vogliono assistere di persona alla cattura del Maestro, per essere sicuri di averlo finalmente nelle loro mani.
Riflessione – Tutti sono certi che Gesù questa volta non potrà sfuggire, perciò si burlano di Lui che si spaccia per Dio. Ma Gesù conosce i loro pensieri malvagi e vuole confonderli. Chiede loro chi cercano; e dopo che essi hanno risposto: “Gesù Nazareno”, aggiunge due sole parole: “Sono io”. Allora, sull’istante, come fossero spinti da una forza invisibile, tutti stramazzano a terra. Gesù non chiama gli Angeli dal cielo per difenderlo, gli basta la sua voce per dimostrare che è Dio.
Egli aveva sempre voluto far vedere chiaramente che in Lui la natura umana era unita a quella divina. E anche ora, dopo essersi dimostrato agli Apostoli vero Uomo per la sofferenza provata, manifesta loro anche la sua divinità dando alla sua voce una tale forza da spaventare a morte i suoi nemici. Aveva interrogato costoro come un uomo qualunque che chiede spiegazioni e poi li abbatte con la sua onnipotenza.
Colloquio – Salvatore divino, è grande la tua tenerezza, ma sai ugualmente farti temere da chi rifiuta di amarti. Quelle tue parole “Sono io”, cioè “Sono Gesù” che significa Salvatore, danno veramente gioia a chi ti ama, ma spavento a chi cerca di offenderti. Guarda la mia anima peccatrice, desiderosa del tuo amore; basterà che tu le dica: “Sono io, il tuo Salvatore”, per confortarla ed infiammarla. Dentro di me, però, c’è una moltitudine di sciagurate passioni: superbia, ira, invidia, accidia, gola, lussuria e tante altre, tutte rivolte contro di te. Ripeti anche a queste: “Sono io”, e le sconfiggerai in maniera talmente decisa che non oseranno più ribellarsi alla tua legge.
Gesù mio, fa’ che io ti tema per non offenderti, e che ti ami sempre con tutto il cuore, solo per farti piacere.
Pratica – Il desiderio di amare Dio non ci è di alcuna utilità fino a quando permettiamo alle passioni di dominarci; dobbiamo perciò sconfiggerle con la mortificazione, solo per espiare i nostri peccati, senza pretendere subito di sentirci uniti a Dio e di essere da Lui illuminati.
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