Passione di Gesù
14 settembre – Punto I – Gesù è schernito come falso re
Gesù è schernito come falso re
Punto I – Pilato è testimone dei maltrattamenti che vengono fatti a Gesù, tuttavia tace e permette tutto per dar soddisfazione ai Giudei, immaginando che costoro dovranno alla fine calmarsi e smettere di infierire contro di Lui per vederlo morto. Ma costoro, sempre più crudeli perché pensano che Egli abbia voluto farsi re d’Israele, trovano un gusto immenso a schernirlo come re finto e ridicolo. Dopo avergli posto sul capo come diadema la corona di spine, per manto regale gli mettono addosso un drappo tinto di porpora, ma vecchio, logoro e sporco, per ridurlo all’estrema abiezione.
Riflessione – I profeti avevano predetto che sarebbe stata fatta al Salvatore questa offesa, la quale l’avrebbe ricoperto di vergogna da capo a piedi. Possiamo pensare che l’autore di tanta infamia sia stato il re dei superbi, che però è stato vinto e confuso dal Re degli umili. Il demonio ha fatto di tutto per disonorare Gesù fino all’abiezione, ma ciò che ha saputo inventare con la sua malignità non è servito ad altro che ad aumentare in noi l’umiltà in vista della salvezza eterna.
In Gesù non è soltanto l’Umanità che si sente umiliata, perché l’affronto ricade anche sulla sua Divinità; ed è per l’insulto fatto a quest’Uomo-Dio che noi siamo liberati dalla servitù del peccato e dal castigo eterno.
Colloquio – Gesù mio, tutta la tua umiltà e tutte le umiliazioni che hai sopportato non riusciranno a salvarmi, se anch’io non sarò umile. Tu, che sei il Figlio di Dio, sopporti con tanta rassegnazione e tranquillità di essere burlato come falso re con parole e gesti così insolenti; che cosa dovrei dire allora di me stesso che, pur essendo un pugno di polvere, un nulla, finora non ho saputo fare un solo atto di vera umiltà per imitarti? Perché trovo tanta difficoltà nel passare sopra ad un torto, ad una piccola ingiuria, ad una parola poco rispettosa? Perché sono oltremodo superbo. E non capisco neppure come sia possibile che, vedendo un Dio così umiliato, io non impari affatto ad essere umile.
Gesù mio, vorrei tanto capire e fissare bene nella mente ciò che mi dici col tuo silenzio, cioè che ho il dovere di imitarti. Fa’ che io consideri con ammirazione e riconoscenza tutto quello che hai patito per me, e mi sembrerà dolce ciò che mi capiterà di soffrire per te.
Pratica – Dopo aver letto e meditato la Passione di Gesù, troppo facilmente me ne dimentico. Imprimerò perciò nella mia mente almeno la sua umiltà e il dovere che ho di imitarla.
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