Passione di Gesù
14 luglio – Punto IV – Gesù è accusato dai Giudei davanti a Pilato
Gesù è accusato dai Giudei davanti a Pilato
Punto IV – I Giudei, dicendo che a loro non è permesso mandare a morte nessuno, senza saperlo dichiarano che il Messia tanto desiderato è venuto a salvare il mondo. Infatti il Profeta aveva predetto che il loro potere giudiziario sarebbe durato fino all’arrivo del Messia; e la predizione si era già avverata, perché solo poco tempo prima questo potere era stato soppresso dalla sovranità romana. E che il Messia sia proprio Gesù lo dimostrano i suoi miracoli, la sua dottrina e le parole dei testi sacri. Ciò nonostante, Egli è trattato come quei falsi profeti che Mosè aveva accusato di irretire il popolo con le superstizioni. Per farlo morire quei miserabili sfruttano proprio i segni che lo fanno riconoscere come Salvatore.
Riflessione – A ragione qui l’Evangelista aggiunge che Gesù stesso aveva predetto che la sua Passione sarebbe incominciata con i Giudei e proseguita con i Gentili. In questo modo, vedendo avverata la sua predizione, si può dedurre che quest’uomo, presentato a Pilato come pubblico malfattore, è veramente il Figlio dell’Altissimo, e si può capire ancora meglio che non è stata la malvagità dei suoi avversari ad umiliarlo in quel modo, ma la sua libera volontà.
Colloquio – Alzino pure i Giudei la loro voce contro di te, caro Gesù, per moltiplicare le calunnie. Anch’io, con tutta la forza del mio spirito, unirò la mia voce a quella dei Serafini e dei tuoi eletti per cantare: “Santo, santo, santo sei tu Signore Dio onnipotente ed eterno; tu sei degno di essere sempre glorificato ed onorato, perché hai agito con noi con misericordia e ci hai liberati dal nemico delle nostre anime”.
Mio Dio, che ti sei umiliato per insegnarmi ad essere umile e a non curarmi delle vanità e delle stoltezze del mondo, distruggi in me il desiderio della stima e degli onori terreni. Concedimi di ricercare solo l’onore che nasce dalla virtù e che serve alla tua gloria. Fammi capire che è un grande disonore per me essere tanto superbo, mentre seguo gli insegnamenti di un Maestro così umile.
Pratica – In ogni punto della Passione mi ricorderò di dire a Gesù con tutta la forza del mio amore: “Santo, Santo, Santo!”, riconoscendolo vero Dio e degno di gloria per tutte le sue sofferenze e le sue umiliazioni.
Lascia un commento