Passione di Gesù
13 giugno – Gesù è negato da san Pietro
Gesù è negato da san Pietro
Punto I – Gesù, mentre in casa di Caifa è caricato di insulti e percosse, è disonorato anche dalle tre negazioni di Pietro. Poche ore prima l’Apostolo era stato avvertito per tre volte dal Salvatore di ciò che gli sarebbe accaduto. Per tre volte nell’Orto era anche stato esortato a prepararsi ad affrontare la tentazione, ma, poco previdente, per altrettante volte cede, quando nega a voce alta di essere discepolo di Gesù; inoltre, temendo di non essere creduto, Pietro aggiunge giuramenti ed imprecazioni, dichiarando di non sapere neppure chi sia quell’uomo.
Riflessione – Agendo in questo modo, Pietro fa vedere quanto sia debole, poiché rinnega Gesù senza esservi costretto da minacce o da imposizioni da parte dell’autorità, ma soltanto perché gli viene rivolta una semplice domanda da donnicciole e da servitori sfaccendati. Coloro che gli stavano intorno senz’altro lo avranno giudicato molto male, dato che lo avevano visto più volte in compagnia di Gesù per la città e poco prima nell’Orto.
Considera, anima mia, quanto disonore venga gettato addosso a Gesù! Mentre si cercano testimonianze per provare che Egli è un cattivo soggetto, indubbiamente fa molto comodo ai suoi nemici sentire Pietro che parla come se si fosse pentito di essere stato tra coloro che lo avevano seguito ed ora se ne vergognasse.
Ma riflettiamo un momento: noi certamente biasimiamo Pietro perché ha rinnegato Gesù dicendo di non essere suo discepolo, ma che cosa dovremmo dire di tanti cristiani che, peggiori di Pietro, lo rinnegano continuamente, smentendo con la loro vita disonesta di essere cristiani?
Colloquio – Mio adorabile Salvatore, purtroppo anch’io sono uno di questi, perché ti ho rinnegato ogni volta che ho trasgredito i tuoi santi comandi, commettendo così un peccato mortale. Pietro è caduto per incostanza e fragilità e ti ha rifiutato con la bocca, non con il cuore; io invece l’ho fatto con le parole, con le opere e perfino con il cuore, acconsentendo pienamente al peccato e preferendolo ad ogni altra cosa. Gesù, fammi conoscere a fondo me stesso, la mia viltà e la mia miseria, in modo che l’umiltà, frutto della tua Passione, metta in me radici profonde.
Pratica – Esaminerò i miei peccati sia nella qualità che nella quantità per aumentare il mio pentimento e per esercitare l’umiltà. Quanto più ho peccato tanto più devo essere umile.
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