Passione di Gesù
13 febbraio – Punto I – Malvagità di Giuda nel tradire Gesù
Malvagità di Giuda nel tradire Gesù
Punto I – Prima di istituire il Santissimo Sacramento, durante la cena della Pasqua ebraica, Gesù compie ancora un gesto d’amore, per non far mancare nulla alla conversione di Giuda e per non privarlo di un ultimo mezzo, che avrebbe potuto essere il più efficace, per distoglierlo dal suo orribile proposito. Gesù prende un boccone, lo intinge e glielo porge; quando Giuda lo mangia, Satana entra in lui. Il demonio lo dominava già fin da quando aveva acconsentito alla tentazione, ma solo ora diventa il suo padrone assoluto, perché Giuda, rifiutando definitivamente la grazia, si oppone ancora una volta all’azione dello Spirito Santo con animo sacrilego.
Riflessione – Come Giuda che, dopo aver rifiutato la grazia simboleggiata da quel boccone, si rende colpevole del grande sacrilegio di deicidio, anche noi, se ci accostiamo indegnamente alla santa Comunione, diventiamo, come dice san Paolo, rei del corpo e del sangue di Cristo.
È veramente da temere una Comunione indegna, poiché l’Eucaristia, che di per sé è cibo di vita, si trasforma in veleno di morte per chi la riceve in peccato mortale.
Quando accettò il cibo da Gesù, Giuda non aveva ancora realizzato il suo tradimento, lo aveva solo pensato e progettato; bastò quindi questa sua determinazione a renderlo colpevole della morte del Maestro, prima ancora di aver compiuto l’azione vera e propria. Devo perciò imparare che talvolta i peccati di resistenza sono più pericolosi per l’anima che i peccati realmente compiuti, perché si tende sempre a sottovalutarli. Dio ci guardi dal comunicarci con la coscienza macchiata anche di uno solo di questi peccati.
Colloquio – Mio Dio, se vedi che sto per ricevere la santa Comunione con la coscienza contaminata dal peccato mortale, ti supplico di togliermi dal mondo, piuttosto che lasciarmi commettere un’empietà così grande. Sono molto preoccupato per le mie Comunioni passate, perché la mia vita è stata tiepida, e non so se ho sempre avuto quel dolore e quel proponimento che sono necessari per fare una buona confessione; ora, però, mi pento della mia negligenza e della mia cattiveria. Mio Signore e mio Dio, non permettere che il Santissimo Sacramento, che hai istituito per la mia salvezza, diventi invece per me causa di perdizione, perciò fa’ che lo riceva sempre con purezza e devozione.
Pratica – Guai a me se farò anche una sola Comunione sacrilega, perché potrebbe essere l’ultima e mi procurerebbe la condanna eterna. Terrò ben saldo questo timore nel mio cuore.
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