Passione di Gesù
13 agosto – Punto II – I Giudei pospongono Gesù a Barabba
I Giudei pospongono Gesù a Barabba
Punto II – Nell’Antico Testamento la legge prevedeva che si facesse di tutto perché fosse liberato un innocente caduto nelle mani della giustizia, e di questo erano incaricati soprattutto i capi della Sinagoga. Non c’è dubbio, quindi, che nella causa di Gesù, riconosciuto innocente, avrebbero dovuto essere loro a farsi avanti in suo favore. Invece la sola che prende le sue parti è la moglie di Pilato, la quale, atterrita da certi sogni spaventosi, dice pubblicamente che Gesù è un uomo giusto e avverte il marito che si guardi bene dal condannarlo, per non assecondare l’ingiustizia ebraica. Tutti i figli del popolo eletto sono contro Gesù e in suo favore parlano soltanto Pilato e la moglie, entrambi pagani.
Riflessione – Ma non dobbiamo stupircene, perché questo è ciò che si vede continuamente nel mondo. Sono pochi quelli che stanno con Gesù per sostenere la giustizia e promuovere la sua gloria; al contrario sono numerosi i nemici che lo perseguitano senza alcuna pietà. È per questo che pochi si salvano e molti si perdono; e per salvarsi bisogna vivere come quei pochi. Ma chi sono costoro? Sono quelli che possiedono l’umiltà del cuore, che amano Dio sopra tutte le cose e il prossimo come se stessi; sono coloro che sopportano le avversità con pazienza, che non si lasciano ingannare dalla vanità e non vanno dietro alle false sicurezze del mondo. Ora, vivo io come loro? Ho veramente l’umiltà, la carità, la pazienza e quella povertà di spirito che porta a distaccarsi dal mondo?
Colloquio – Mio Dio, devo riconoscere che sono un adulatore di me stesso: immagino di avere qualche virtù, ma in realtà mi ritrovo tanto povero che della virtù non ho che qualche apparenza, e vivo legato alle comodità come vivono molti. Fuggo l’umiliazione, la mortificazione, la preghiera; e non sapendo adattarmi a vivere come quei pochi, m’illudo di giungere alla beatitudine eterna senza percorrere la strada stretta.
Dio mio, fammi uscire da questo inganno e conducimi sulla via dei tuoi eletti: se tu mi starai vicino ce la farò a percorrerla, anche se è faticosa, e così potrò salvarmi.
Pratica – Per ottenere la salvezza bisogna seguire il Salvatore e ricalcare le sue orme, cioè imitarlo. Così voglio fare anch’io e domanderò con insistenza il suo aiuto.
Lascia un commento