Passione di Gesù
1 ottobre – Punto IV – I Giudei gridano che Gesù sia crocifisso
I Giudei gridano che Gesù sia crocifisso
Punto IV – Tra le sofferenze fisiche e morali di Gesù forse la maggiore è la solitudine, perché nessuno prova compassione per Lui. La sua umiltà è disprezzata sia dai Giudei che dai Gentili ed è giudicata vigliaccheria, perché Egli accetta senza reagire una situazione che allora era considerata la più abietta. Noi, invece, che per grazia possiamo riconoscerne il valore infinito, dobbiamo ringraziarlo ed adorarlo. Nella nostra umiltà c’è sempre una certa forma di necessità cui siamo costretti quasi per la nostra miseria; in Gesù, invece, l’umiltà proviene solo dalla sua volontà, che per nostro amore lo abbassa all’estrema abiezione, nonostante sia cosciente della sua onnipotenza.
Riflessione – Considera, anima mia, la mansuetudine di Gesù. Mentre tutti gli lanciano addosso con violenza improperi e maledizioni, Egli non rende a nessuno male per male, anzi ha un amore misericordioso per ognuno di coloro che lo insultano e lo calunniano. Ogni atto brutale lo ricambia con atti di ardentissima carità. Nell’abissarsi fino agli ultimi gradi dell’umiltà e sottomettendosi in tutto alle disposizioni della volontà divina, Egli adempie quanto era stato profetizzato.
Colloquio – Mio Dio, l’abiezione di tuo Figlio, meritevole di tutte le benedizioni e adorazioni del mondo, è stata secondo la tua volontà ed io m’inchino davanti a questo mistero. So che queste umiliazioni hanno ottenuto il riscatto della mia superbia ed hanno voluto insegnarmi a darti gloria con l’umiliazione e l’adesione alla tua santa volontà in tutte le circostanze difficili. Eppure quanto resiste la mia superbia!
Mio umilissimo Salvatore, abbatti la mia debolezza con la tua umiltà, non negarmi il tuo aiuto. Io sono debole, anzi debolissimo, mi spazientisco e mi turbo per ogni piccola avversità, sono sensibilissimo nel mio amor proprio, tanto che solo l’ombra del disonore basta a terrorizzarmi. Dio, mia fortezza, imprimi nel mio cuore il tuo esempio; spero che esso sconfigga la mia vanagloria con la vera umiltà.
Pratica – Devo riflettere su quali occasioni mi si potrebbero presentare di perdere la stima e il credito presso quelli che hanno di me un buon concetto. Voglio dispormi, per ognuna di queste, a soffrire e ad accettare la volontà di Dio.
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