Passione di Gesù
1 febbraio – Punto I- Istituzione del SS.mo Sacramento
Istituzione del SS.mo Sacramento
Punto I – Gesù, dopo aver lavato i piedi agli Apostoli, torna alla mensa e mette fine ai riti della legge antica con un nuovo sacrificio, il suo, istituendo l’Eucaristia. Avrebbe potuto benissimo farlo in qualunque altro momento della sua vita, ma ha voluto riservarlo per la vigilia della sua Passione e Morte, affinché si scoprisse ancora di più la profondità del suo amore, ed i nostri cuori fossero maggiormente spinti ad amarlo. Infatti, proprio quando gli uomini congiurano per farlo morire, Egli istituisce per loro un Sacramento di vita, vita tanto più abbondante quanto più dolorosa sarà la sua morte.
Riflessione – Fermiamoci a meditare sull’amore infinito di Gesù. Mentre gli uomini tramano contro di Lui ingiustizie, persecuzioni, tormenti e disonore, Egli lascia loro in dono un tesoro infinito, frutto del suo amore, della sapienza e dell’onnipotenza di Dio. Egli inventa un modo meraviglioso per far durare la sua affettuosa presenza in mezzo alle sue creature, anche se queste, per la loro malvagità, meriterebbero di essere abbandonate. La sua bontà e la sua carità non si affievoliscono minimamente in mezzo a tante cattiverie umane, anzi, diventano sempre più ardenti. L’apostolo san Paolo, dopo aver meditato sul fatto che né flagelli, né spine, né chiodi sono riusciti a distogliere da noi l’amore di Cristo, con viva commozione ci assicura che nessuna cosa di questo mondo, per penosa che sia, potrebbe separarci dall’amore di Dio; e questo vale non solo per lui, fervente Apostolo, ma anche per tutti noi cristiani più o meno convinti.
Colloquio – Mio amato Salvatore, riconosco che l’amore che tu hai per me è costante anche quando è provato duramente, mentre il mio amore per te è tanto debole che cede al primo urto. Non ho la forza per mortificare neppure una passioncella, ed è sufficiente una piccola tentazione per separarmi da te; vedi, quindi, che sono ben lontano dal sopportare persecuzioni e sofferenze.
Mio Gesù, che tante volte vieni dentro di me nell’adorabile Sacramento, fammi sentire la dolcezza della tua presenza, affinché la mia anima senta un maggior trasporto verso di te e desideri amarti sempre di più. In nome della tua carità dammi la grazia di non accontentarmi di un amore debole, ma di volerlo generoso e forte, simile a quello che tu hai avuto e continui ad avere per me.
Pratica – Sarà mio dovere far del bene a chi mi fa del male per imitare Gesù che, coerentemente alla sua dottrina, ci diede nel suo Sacramento ogni bene, mentre gli uomini cercavano di procurargli ogni male.
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