Passione di Gesù
1 agosto – Punto II – Gesù è schernito nella corte di Erode
Gesù è schernito nella corte di Erode
Punto II – Erode, dopo aver interrogato Gesù su diversi punti e non avendo ricevuto nessuna risposta, si ritiene offeso e deluso e si mette a deriderlo come fosse un povero stolto che non sa dire neppure due parole messe insieme.
Riflessione – Ecco come è trattato in tutti i tribunali religiosi e civili il Figlio dell’Altissimo, il Verbo dell’Eterno Padre: soltanto offese e disprezzo, fino ad essere considerato un tardo di mente di cui potersi burlare. E Gesù sopporta tutto con pazienza ed umiltà. Sia davanti ad Anna e Caifa, come davanti a Pilato ed Erode, si vede chiaramente che, se tace, non è perché non possa o non sappia difendersi, ma perché non vuole farlo, giudicando più fruttuoso il silenzio.
Colloquio – Mio Gesù, vero Dio, perché hai voluto nascondere la tua grandezza sotto tanta umiltà? Che bisogno avevi di umiliarti fino a questo punto?
Anima mia, cerca di capire la verità: non si è umiliato perché così serviva a Lui, poiché nella sua essenza è il sommo Bene; si è umiliato per noi, perché non c’era un altro modo per dare all’Eterno Padre un’adeguata soddisfazione per la nostra superbia.
Un Dio dunque ha voluto abbassarsi per me fino al punto di fare la figura di uno sciocco privo di ragione; un Dio ha accettato tante offese per me a causa della mia superbia. Sì, con la superbia ho disonorato Dio, e il suo onore ha potuto essere riparato adeguatamente solo con le umiliazioni di un Uomo-Dio.
La superbia è il vizio più detestabile, eppure è quello che mi domina, anche perché faccio ben poco per vincerlo. Dammi tu, mio Salvatore, per i meriti della tua umiltà, il fervore e la forza necessari per estirparlo definitivamente dal mio cuore. Io so che potrei fare tutto il bene di questo mondo, ma finché rimango superbo non posso illudermi di essere gradito a Dio.
Pratica – Penserò con vergogna che, mentre Dio è venuto apposta dal cielo per insegnare e praticare l’umiltà, io che sono terra non posso sopportare neanche una piccola umiliazione.
Lascia un commento